Per l’Ara Pacis materiali a prova di vandali
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La pulitura del Museo dell’Ara Pacis più facile grazie alle soluzioni offerte da Bazzea
Roma, Museo dell’Ara Pacis
Il recente atto di vandalismo compiuto ai danni della teca che riveste l’Ara Pacis a Roma pone l’attenzione, suo malgrado, sui materiali scelti e sulle soluzioni applicative utilizzate nella realizzazione del progetto dell’Architetto Richard Meier. Bazzea, azienda di Vigevano specializzata nella realizzazione e applicazione di sistemi costruttivi integrati a secco, ha contribuito alla realizzazione del Museo dell’Ara Pacis, impiegando, a fianco di materiali quali travertino e vetro, innovativi sistemi di costruzione a secco e operando nella loro applicazione ed installazione in opera.
Nel cantiere sono state adottate, in alcuni casi per la prima volta, tecniche e tecnologie avanzate come pannelli portaintonaco e finiture particolari autopulenti. In particolare, per le finiture esterne è stata utilizzata una microstruttura che rende più facile le operazioni di pulitura anche di fronte a danneggiamenti gravi.
Per le finiture esterne si è scelta una tecnica innovativa – afferma Claudio Bazzea, fondatore di Bazzea Srl – realizzata con un prodotto il cui nome evoca la foglia di loto. Studiando le proprietà di questa pianta esotica, sulle cui foglie le particelle di sporco non Si attaccano, ma rotolano via trascinate dalle gocce d’acqua piovana, si è ottenuta una pittura, costituta da un’emulsione polisilossanica, la cui composizione minimizza la superficie di contatto per acqua e sporco, rendendo il muro autopulente e quindi non bisognoso di manutenzione”.